In questi giorni sento proprio la mancanza di una delle mie attività outdoor preferite: camminare! Ma non della semplice passeggiata (che preferisco fare davanti alle vetrine dei negozi!), bensì del mio amato Nordic Walking. In tempi non sospetti, un bel pò di tempo fa, ho comprato un treadmill che tengo in studio ma, a dire la verità, lo uso una volta ogni tanto, perché stare all'aria aperta non è paragonabile all'allenamento in casa. Mille volte meglio andar fuori anche d'inverno, in una bella giornata fredda ma riscaldata dal sole. Ho iniziato a partecipare a delle uscite di NW organizzate da un’associazione della mia città circa 7 anni fa e grazie a delle guide esperte e preparate ho affinato la tecnica e scoperto nuovi itinerari nascosti nella trama delle strade cittadine e, ciononostante, immersi nel verde. Piccoli paradisi a pochi passi dal centro storico. Ma cos’è il Nordic Walking? Si tratta di una camminata particolare, supportata dall’ uso di appositi bastoncini, diversi da quelli usati per il trekking, che fungono da spinta e non da appoggio; la braccia si alternano ai piedi nella marcia e si appoggiano prima i talloni e poi le punte secondo una”rullata” che si apprende con la pratica. E' un'attività davvero alla portata di tutti - io nel gruppo ero la più giovane - perché in genere si fa su sentieri pianeggianti e i bastoncini sono davvero un aiuto prezioso; i movimenti si fanno dolci e ognuno può assecondare il proprio ritmo e la propria velocità guadagnando forza e resistenza senza affaticare le articolazioni e la schiena. E' anche un'attività piuttosto economica: i costi da sostenere sono dovuti più che altro all’acquisto dell’attrezzatura, cioè i bastoncini (quelli pieghevoli sono più pratici ma anche più soggetti alla rottura), delle scarpe da trail running, comode sui sentieri misti, qualche maglia in tessuto tecnico ad asciugatura rapida, una giacca leggera in goretex antipioggia. E la quota associativa se vi iscrivete ad un gruppo organizzato.
Io penso che il Nordic Walking sia uno sport particolarmente adatto alle donne: infatti, se praticato ogni
giorno per almeno 30 minuti, fa perdere centimetri sulle zone critiche (addome, fianchi, cosce e braccia),
si riducono il peso e il grasso corporeo e aumentano la massa magra e il metabolismo basale (vero
problema per alcune di noi, e non solo dopo i 40!). I muscoli del nostro corpo cominciano ad essere meno
efficienti e cala la forza muscolare, cioè la capacità di sollevare pesi e stringere oggetti senza fatica,
quindi tutte sotto ad allenarsi!
giorno per almeno 30 minuti, fa perdere centimetri sulle zone critiche (addome, fianchi, cosce e braccia),
si riducono il peso e il grasso corporeo e aumentano la massa magra e il metabolismo basale (vero
problema per alcune di noi, e non solo dopo i 40!). I muscoli del nostro corpo cominciano ad essere meno
efficienti e cala la forza muscolare, cioè la capacità di sollevare pesi e stringere oggetti senza fatica,
quindi tutte sotto ad allenarsi!
Infine vi consiglio, come sempre, un libro che descrive bene il Nordic walking come strumento di cura. Lo
ha scritto Maria Grazia Pastore e si intitola “Nordic walking. Gioia di vivere”. Non è un manuale tecnico
- ce ne sono tantissimi in commercio, ovviamente - ma è il racconto della sua esperienza personale:
quella di una donna giovane, madre di famiglia e piena di impegni che un giorno scopre di avere un
tumore al seno. Dopo l’intervento e la chemioterapia, ha iniziato a praticare Nordic Walking per
riappropriarsi del suo corpo e del tempo per se stessa, abbracciando questa disciplina fino a diventarne
istruttrice e a proporla come parte della terapia per il recupero dalla malattia. La sua storia è raccontata
in maniera semplice e diretta ed è di ispirazione per tutte le donne: per quelle sane che devono imparare
a mettersi al centro della propria vita per tutelare se stesse e la propria salute, a quelle malate che stanno
lottando per guarire. Le donne normali hanno sempre qualcosa di speciale.
ha scritto Maria Grazia Pastore e si intitola “Nordic walking. Gioia di vivere”. Non è un manuale tecnico
- ce ne sono tantissimi in commercio, ovviamente - ma è il racconto della sua esperienza personale:
quella di una donna giovane, madre di famiglia e piena di impegni che un giorno scopre di avere un
tumore al seno. Dopo l’intervento e la chemioterapia, ha iniziato a praticare Nordic Walking per
riappropriarsi del suo corpo e del tempo per se stessa, abbracciando questa disciplina fino a diventarne
istruttrice e a proporla come parte della terapia per il recupero dalla malattia. La sua storia è raccontata
in maniera semplice e diretta ed è di ispirazione per tutte le donne: per quelle sane che devono imparare
a mettersi al centro della propria vita per tutelare se stesse e la propria salute, a quelle malate che stanno
lottando per guarire. Le donne normali hanno sempre qualcosa di speciale.
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