Ho già parlato delle piccole cose che mi fanno stare bene: i miei affetti, buone letture, tante passeggiate, un'uscita fuori porta. Ma al mio benessere personale contribuiscono tanti altri fattori: innanzitutto, la capacità di sostenere lo stress quotidiano senza arrivare a sera (troppo) distrutta; evitare di rimuginare su ciò che di brutto o sgradevole mi è successo durante la giornata; riuscire a ricavare del tempo per me e per parlare con mia figlia, coccolandoci sul divano - prima di crollare addormentata davanti alla Tv, con il film o la serie ancora ai titoli di testa (in genere poi mi sveglio ai titoli di coda). Tra i miei buoni propositi ci sono sempre la cura del mio aspetto e il rinnovo stagionale del mio guardaroba, anche se spesso non riesco a mantenere le promesse che mi faccio; e, alla base, l'equilibrio e la serenità interiore, per stare bene con me stessa e in tranquillità con i miei familiari e il mondo esterno.
Ho riletto il mio lungo post su Milano, scritto esattamente un anno fa, quando provavo un amore incondizionato per la città e mi sentivo come Carrie negli episodi di SATC in cui “usciva con New York”, ma per forza di cose molto meno elegante e effortless di lei. Chiaro che la mia visione da turista, che va a Milano per mostre o altri eventi, non contempla le difficoltà e i disagi quotidiani di chi ci vive, lavora e si sposta da una parte all'altra della città, tutto il giorno, correndo senza sosta. Persone che alle fermate della metro ti spingono per prendere il treno sennò arrivano tardi al super posto di lavoro e poi sui social ti mostrano le stanze “ampie” due metri quadri spacciati per appartamenti e dati in affitto come se fossero quadricamere, alla faccia di Gianluca Torre, delle sue dimore di charme imperdibili e delle richieste milionarie ma “perfette”. Eppure, niente sembra scalfire l'immagine glamour e accattivante di questa città, in continua trasformazione, sempr...
Ci manchi Chiara aggiornaci. La tua amica Vittoria. A presto ciao.
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