Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Scuola e genitori, gioie e dolori

Un argomento più che mai attuale: la scuola come terreno di scontro tra insegnanti e famiglie. Alla mancanza di edifici scolastici sani e stabili si aggiunge la cronica carenza di riconoscimento politico e sociale del suo valore e il rispetto nei confronti degli insegnanti, vituperati, insultati e a volte addirittura fisicamente aggrediti dagli alunni e dai loro genitori. Ai docenti si chiede di essere ineccepibili e di dare l'esempio corretto ai ragazzi, ma che non si azzardino a far notare che questi non sempre rispondono agli stimoli in modo adeguato. E la gestione della lezione viene messa in discussione dagli alunni senza motivazioni oggettive - o contestata da certi genitori, che in classe non sono neanche presenti ma si schierano senza dubbio alcuno a favore dei propri figli screditando i docenti ai loro occhi e accusandoli di chissà quali crimini, come ad esempio non accettare l'ennesima giustificazione per sottrarsi all'interrogazione programmata. E i docenti che ...

Mia figlia vuole fare l'influencer...

Quando, undici anni fa ho saputo di aspettare una bambina, come tutte le future mamme ho provato a immaginare come sarebbe stata: non solo che aspetto avrebbe avuto (dalla nascita ad oggi, è sempre uguale a suo padre!), ma soprattutto quali sarebbero stati i suoi gusti, i suoi desideri, i suoi sogni per il futuro. Speravo di trasmetterle le mie passioni e i miei interessi semplicemente condividendoli con lei e fantasticavo che le sarebbero piaciute le stesse cose che piacciono a me. Avremmo litigato, non troppo però, lei sarebbe stata diversa da me ma le sarebbe rimasto un tratto, un gesto, un modo di fare trasmesso dalla sua mamma in un dialogo continuo, a volte duro ma sempre affettuoso e mai geloso delle "altre" (mamme o bambine o donne della sua vita).  Mia figlia oggi è in piena preadolescenza e sta già mostrando le contraddizioni tipiche dell'età - secondo me è troppo presto ma i pedagogisti più autorevoli dicono che le ragazze delle ultime generazioni sono più p...

Ufficio, io ti salverò!

Le donne al lavoro (o meglio, molte donne) si sentono sempre in obbligo di dimostrare grande senso del dovere e disponibilità, per non deludere i colleghi e i superiori e accontentare al meglio le richieste di tutti. La logica vorrebbe che se non solo sei all'altezza delle aspettative degli altri, ma addirittura le superi - cosa probabile se sei molto attenta e brava nel tuo lavoro - gli altri dovrebbero ricambiarti con apprezzamenti e attestazioni di fiducia...e raramente questo avviene. Se sei efficiente e veloce, appena porti a termine un incarico te ne viene affidato subito un altro, senza un grazie e senza nemmeno avere il tempo di andare a prendere un caffè! E magari quel lavoro ti tocca anche portartelo anche a casa. In questo modo rischi però è che il sovraccarico di lavoro, unito alla mancanza di gratificazioni, possa portare ad un veloce punto di non ritorno: il rifiuto verso quel lavoro, che fino a quel momento ti piaceva tanto, e verso l'ambiente, che si è dimostra...

Una mamma quasi...cattiva

Ovvero la sottile (praticamente invisibile) arte di punire i figli.  La crescita per tutti i bambini è un processo lungo e complesso e per i genitori gli interrogativi si sprecano: starò facendo bene, avrò preso la decisione giusta, ci sarà davvero un cambiamento o peggiorerò le cose? Queste domande noi mamme ce le siamo fatte tutte almeno almeno una volta senza riuscire a darci una risposta rassicurante (per noi) e definitiva...in particolar modo quando si tratta di dare la tanto famigerata e discussa punizione. Secondo gli esperti, il criterio sembra così semplice: se il bambino disobbedisce in maniera continuativa ad una regola, allora deve essere punito. Benissimo. E come si traduce questo in pratica? Io sono un'insegnante, e anche a scuola se un alunno compie un gesto sbagliato o fa qualcosa di pericoloso per se stesso e gli altri, viene sanzionato, ma qui intervengono autorità superiori che mi sollevano dalla scelta definitiva e le regole sono stabilite a livello istituzio...

Nostalgia del Nordic Walking

In questi giorni sento proprio la mancanza di una delle mie attività outdoor preferite: camminare! Ma non della semplice passeggiata (che preferisco fare davanti alle vetrine dei negozi!), bensì del mio amato Nordic Walking. In tempi non sospetti, un bel pò di tempo fa, ho comprato un treadmill che tengo in studio ma, a dire la verità, lo uso una volta ogni tanto, perché stare all'aria aperta non è paragonabile all'allenamento in casa. Mille volte meglio andar fuori anche d'inverno, in una bella giornata fredda ma riscaldata dal sole. Ho iniziato a partecipare a delle uscite di NW organizzate da un’associazione della mia città circa 7 anni fa e grazie a delle guide esperte e preparate ho affinato la tecnica e scoperto nuovi itinerari nascosti nella trama delle strade cittadine e, ciononostante, immersi nel verde. Piccoli paradisi a pochi passi dal centro storico. Ma cos’è il Nordic Walking? Si tratta di una camminata particolare, supportata dall’ uso di appositi bastoncin...

TEMPO DI SMART WORKING

Dai primi di marzo alcune categorie professionali, di concetto e di responsabilità, sono state ricollocate in modalità smart working, trovandosi al centro di un acceso dibattito sui lati positivi e negativi del sistema. Da alcuni è considerato una via privilegiata al mantenimento del posto di lavoro - e dello stipendio - da altri una modalità che nei paesi nordeuropei in cui è applicata da anni ha fatto miracoli, da altri ancora invece una nuova forma di sfruttamento del lavoratore, e soprattutto, della lavoratrice. Ma andiamo con ordine. E' vero che le aziende hanno dovuto chiudere i settori e le attività produttive, non potendo consentire l'accesso agli operai; i negozi hanno abbassato le serrande e messo molto personale in cassa integrazione, che si sta rivelando per alcuni marchi l'anticamera del licenziamento; è vero che i piccoli artigiani non riusciranno a rimettersi in pari in pochi mesi, che i liberi professionisti inseriti negli albi non ricevono adeguate agevol...

ANDRA' TUTTO BENE

Il 22 febbraio scorso abbiamo festeggiato il compleanno di mia figlia. Sì, proprio così, festeggiato. Abbiamo affittato la saletta riservata di un bar accorsato ma dall'atmosfera familiare, abbiamo scelto gli stuzzichi e ordinato una torta a forma di unicorno. Abbiamo trascorso un piacevolissimo pomeriggio con le sue compagne di scuola, i loro genitori, i nostri amici più stretti e i nonni (!). Completamente ignari della gravità della situazione, che si sarebbe mostrata di lì a pochi giorni, abbiamo anche fatto un break di una notte in una nota località termale sul lago di Garda, un regalo di famiglia per il compleanno della piccola. Da allora la vita di noi tutti è cambiata totalmente. Stiamo bene e cerchiamo di affrontare con serenità la sosta forzata, che investe tutte le nostre attività: il lavoro, le relazioni, il tempo libero, le uscite, i viaggi. Io non sono mai stata molto mondana, ma mi pesa rinunciare alle chiacchiere con amiche e colleghe, anche se ora le vedo online, ...