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E' di moda leggere (finalmente)

Avete presente il programma "Per un pugno di libri"? Vivevo ancora con i miei genitori quando andò in onda la prima edizione e io, puntuale, la domenica pomeriggio mi sedevo in cucina per seguire la sfida tra due squadre di alunni delle scuole superiori sui libri di ogni genere, stile, periodo storico. I ragazzi erano tutti lettori accaniti e negli anni delle prime edizioni del gioco si parlava ovviamente di libri cartacei, nessuna menzione per il formato digitale che ancora non esisteva. Nel giro di poco è tutto cambiato, la smaterializzazione è partita dalla musica - addio alle cassette che si riavvolgevano con il tappo della penna Bic e anche ai cd, originali o masterizzati che fossero - e nel 2000 è ufficialmente nato l'ebook, con il suo device abbinato; all'inizio sembrava la solita moda americana da nerd in cerca di esclusività, poi è arrivato anche in Italia, dove però il libro digitale non ha mai fatto il botto. Anzi, negli ultimi due anni la vendita di libri cartacei è aumentata su tutta la penisola, nonostante l'ebook abbia dei vantaggi innegabili: la convenienza economica rispetto al libro stampato, il risparmio di spazio nelle librerie di casa e la comodità di avere i propri libri sempre con sé, soprattutto in vacanza e con i limiti di peso del bagaglio aereo, ad esempio; comunque l'ebook non ha mai realizzato il sorpasso. Il libro cartaceo rimane sempre il preferito e, a sorpresa, i più affezionati users sono loro...i ragazzi della generazione Z. E non grazie alle biblioteche, dove i loro genitori hanno passato tanti pomeriggi durante gli anni del liceo o dell'università e non solo per studiare, ovviamente; gli adolescenti di oggi non amano stare al chiuso e in luoghi "statici" e negli anni della scuola media in particolare smettono di leggere anche se fino al giorno prima collezionavano fumetti o le serie di Geronimo Stilton, ad esempio. Oggi la lettura deve contendersi lo spazio con altri stimoli più accattivanti e potenti, come le serie Tv o web, i videogiochi, la realtà aumentata e persino il metaverso. Non parliamo poi dei libri assegnati dagli insegnanti come compiti per le vacanze, con relativa e immancabile scheda - libro da fare sul quaderno - raramente viene richiesta un'ipotetica intervista con l'autore, una videorecensione o un trailer oppure che le letture siano gli alunni a proporle - in genere loro scelgono libri da cui sono state tratte delle serie tv o viceversa e i docenti rabbrividiscono. Ma se si sceglie di passare il proprio tempo leggendo, a questa età il centro di aggregazione dei nuovi giovani lettori è sempre "it": Tiktok. Che novità, direte voi. E anche: cosa c'entra il social nato per pubblicare stacchetti con la diffusione della lettura? C'entra, c'entra. Negli anni il sistema si è evoluto e l'era dei balletti è stata di gran lunga superata. Ora su Tiktok ci sono anche professori e sacerdoti che fanno divulgazione di settore a modo loro, avvicinandosi ai ragazzi usando il loro stesso linguaggio; aziende che pubblicizzano i loro prodotti e servizi rivolti anche a fasce d'età più alte; le solite influencer che mostrano i loro outfit e la skincare routine (di cui ho già parlato, quindi basta), i viaggi e il food di tendenza. E, a sorpresa, sono spuntate le booktokers, cioè lettrici - per la maggior parte ragazze, i ragazzi sono meno presenti e statisticamente sembrano poco affezionati alla lettura - che in video di 3 minuti al massimo aprono il dibattito su titoli e generi a loro scelta e mostrano orgogliose le loro librerie con gli scaffali pieni di libri, che suscitano un po' di invidia anche nelle lettrici della Generazione X, compresa la sottoscritta che ci sta dentro per un paio d'anni giusti. Ma diamo un'occhiata ai volumi più gettonati: tutti i romanzi di Erin Doom, pseudonimo anglosassone di una giovanissima scrittrice italiana; i romanzi in saga come "I fidanzati dell'inverno" e tutti i titoli simili; i libri di Colleen Hoover e Kira Shell; i romanzi spicy e quelli di formazione super inclusivi a tema razzismo e Lgtbq+, piuttosto espliciti, che sicuramente non appartenevano alla mia adolescenza e non ritengo propriamente adeguati a mia figlia di 13 anni. Le case editrici si sono adeguate e promuovono i libri più visualizzati su Tiktok, la stessa cosa la fanno le librerie che allestiscono interi scaffali al grido "I più visti su booktok"...in fondo si tratta di ragazze comuni che si rivolgono ai loro coetanei altrettanto comuni e per questo vengono prese in considerazione e ascoltate. Purtroppo non riesco a leggere tutti i libri che mia figlia sceglie prima che lo faccia lei; devo fidarmi e anche se secondo me sono testi più adatti a delle ventenni, non posso lamentarmi perché li divora appena ha un po'di tempo, soprattutto d'estate, e ovviamente le piacciono molto di più dei libri classici scelti dai suoi insegnanti. E contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, sono tutti cartacei: mi è stata chiesta l'app da scaricare sull' Ipad ma la preferenza è sempre per i libri stampati, anche se lo spazio in libreria è quasi esaurito e a breve ritireremo i testi del nuovo anno scolastico (non so dove li metteremo e all'alba della terza media la cosa viene bellamente ignorata). Ma sugli ebook mia figlia ha cambiato idea praticamente subito, uniformandosi al suo papà, che da anni mi rimprovera perché ho un kindle pieno, ma ho anche tanti libri in garage dentro scatole di plastica e vecchie cassettiere e mi dispiace non riuscire a tenerli tutti in casa, quindi a mali estremi, estremi rimedi. Le riviste digitali, invece, non riesco proprio a farmele piacere: quelle ho bisogno di andare a comprarle in edicola, di sfogliarle, di guardare le fotografie, di aprirle e riaprirle mille volte, di strappare e conservare gli articoli che mi interessano; un anno ho provato a leggerle sul tablet ma non riuscivo proprio a godermele. Le edicole con me avranno lunga vita. E voi siete team cartaceo o digitale?  

Commenti

  1. Onestamente preferisco leggere in digitale. Noto però un'altra faccia dei video divulgativi, sicuramente sono utili in particolar modo quelli inerenti alla lettura, ma quando si fanno tutorial di varie attività pratiche? Siamo ben consapevoli dei rischi che presentano? provare a mettersi le ciglia finte, può essere anche molto pericoloso se la colla non viene posizionata bene. Farsi il gel alle unghie se fatto in modo poco accurato può causare funghi e problemi. E le diete? Siamo certi che tutte le tiktoker che sponsorizzano what i eat in a day vari siano davvero consapevoli del danno che possono causare in chi le guarda? Anna

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